IL “REX” UNA NAVE UN MITO

Sono passati già 70 anni dalla conquista del Nastro Azzurro da parte della nave più mitizzata, fra le tante varate dai nostri cantieri, nave che è stata un simbolo viaggiante sulla rotta del nord America, dell’Italia in un’epoca storica ormai lontana.

Per meglio capire l’entusiasmo che suscitava il transatlantico “Rex” nell’immaginario collettivo dell’epoca, ci viene in aiuto il film di Federico Fellini “Amarcord”, in cui una folla di gente in barca attende il passaggio della nave, uno spettacolo tanto atteso ma che si esaurisce in pochi istanti.

Disegno di Fellini, preparatorio per la scena del film

Il Rex illuminato mentre sfila veloce nella scena del film

Varo del transatlantico “Rex”

Ma procediamo con ordine, il 1° agosto 1931 scendeva in mare dai Cantieri Navali (allora Ansaldo) di Sestri Ponente, dopo un rapido allestimento il transatlantico veniva consegnato il 22 settembre 1932 alla “Società Italia Flotte Riunite”, da poco riorganizzata con la fusione delle flotte: della “Navigazione Generale Italiana”, del “Lloyd Sabaudo” e della “Cosulich”.

Opuscolo edito a cura dell’Ufficio Stampa della NGI, cioè Navigazione Generale Italiana, in occasione del varo del transatlantico REX. Copertina opera dell’illustratore Riccobaldi

La compagnia di navigazione in onore della più grande nave italiana, fino a quella data costruita, promuove una campagna pubblicitaria tra le più curate e costose.

Questo in un periodo estremamente critico dal punto di vista finanziario, sono appena passati due anni dal “venerdì nero”, cioè il crollo della Borsa di Wall Street, inizia quindi un periodo di grande depressione, costringendo non poche compagnie estere a ridimensionare i loro progetti  di nuove costruzioni navali.

Il “Rex” al suo viaggio inaugurale

Annullo meccanico di bordo del viaggio inaugurale. Genova – New York

Il transatlantico era lungo 268,20 metri largo 29,50 metri, un’altezza di 37 metri ed un dislocamento di 50.100 tonnellate, dotato di un apparato motore della potenza di 136.000 cavalli e costituito da quattro gruppi di turbine che azionavano quattro eliche di circa 5 metri di diametro.

It “Rex” nella baia di Matanzas

Il transatlantico  occupava il terzo posto fra le più grandi navi mercantili del mondo.

Per il viaggio inaugurale venne utilizzato nel porto di Genova, la nuova stazione marittima a Ponte Andrea Doria.

Nel 1933 in uno dei sui viaggi Gibilterra – New York, compiuto in 4 giorni 13 ore e 58 minuti, velocità media 28,92 nodi, conquistava il Nastro Azzurro, l’ambito trofeo, per la più veloce attraversata dell’Atlantico, strappando il record precedentemente detenuto dal transatlantico  tedesco “Bremen”.

Annullo in dotazione all’ufficio postale di bordo

Annulli commemorativi rispettivamente del 50° e 60° della conquista del Nastro Azzurro

Le turbonavi “Rex” e “Conte di Savoia” s’incrociano sulla rotta di Cristoforo Colombo

Il “Rex” e la sua unità gemella il “Conte di Savoia”, durante l’ultimo conflitto mondiale finirono miseramente bombardate, dai tedeschi il “Conte di Savoia” ed il “Rex” affondato nel 1944 da aerei britannici.

Michele Perrone

Bibliografia:

I Cento anni dell’Ansaldo 1853-1953 – Emanuele Gazzo – Genova – 1953

Genova e la Liguria nell’età contemporanea – Giulio Giacchero – Sagep – Genova – 1980

Transatlantici, Storia delle Grandi Navi Passeggeri Italiane – Maurizio Eliseo, Paolo Piccione – Tormena Editore – Genova – 2001