PRIMI VOLI A GENOVA

Quando si parla dei primi voli effettuati dagli aeroplani nel cielo genovese non si può dimenticare il volo dall’aviatore belga Giovanni Olieslaegers.

L’esperimento di aviazione venne effettuato in due giornate, il 15 ed il 17 Maggio 1910, al Lido d’ Albaro.

Il 15 Maggio, alle ore 16,30, giungeva al Lido d’Albaro l’aeroplano di Olieslaegers, un Bleriot XI con motore nome ROT O7 di ben 50 cavalli di potenza, arrivo ritardato dalle lunghe operazioni doganali; due meccanici aiutavano il pilota nelle complesse operazioni di montaggio del velivolo.

Alle ore 18, 40, circa, dopo aver salutato la moglie, Olieslaegers partiva, percorreva una pedana di tavole di legno di un centinaio di metri, all’uopo predisposta, si alzava a circa 25 metri, e si inoltrava al largo sul mare per oltre due chilometri.

Seguivano il volo dell’Olieslaegers parecchie barche e due torpediniere della Marina militare italiana. L’aereo effettuò  due splendidi doppi giri sul mare e fece ritorno passando sulla folla plaudente.

Due giorni dopo, il 17 Maggio, il pilota ripeteva il volo e puntava ancora verso il mare davanti a diverse migliaia di persone presenti al Lido e sulle spiagge adiacenti. Il cacciatorpediniere “Carabiniere” era pronto a soccorrerlo, unitamente a numerose imbarcazioni di ogni tipo.

L’aereo, dopo aver descritto un ampio giro sul mare, elevandosi fino ad oltre 50 metri di altezza, rientrava, ma veniva investito da un colpo di vento che lo obbligava a scendere.

Il pilota, ritenuta impossibile la lotta, si avvicinava alla riva, spegneva il motore e scendeva in acqua che, in quel punto, non è molto profonda.

La moglie del pilota, spaventata, correva verso la spiaggia urlando, imitata dal pubblico che venne però trattenuto da alcune compagnie di soldati dell’89° fanteria che erano di stanza alla caserma di Sturla.

L’aviatore scendeva in una barca della Capitaneria di porto, attorniata da altre barche e motoscafi privati.

L’aereo non aveva subito danni, ma le operazioni per il suo ricupero si protrassero fin quasi a mezzanotte.

Il risultato, anche psicologico, del volo fu notevole, come risultò dai commenti dei giornali locali.

L’Olieslaegers, il 10 luglio successivo, a Reims, con lo stesso aereo, guadagnava il primato assoluto di distanza per motoelica terrestri, con 393 kmh. volando per 5h. 03’05”. Il successo che non gli aveva arriso a Genova.

Luigi AntonMaria Ciampi