Genovesi e Liguri

saliti al Soglio di Pietro

INNOCENZO VIII

Il terzo genovese eletto Pontefice è Giovanni Battista Cybo che regna dal 29 agosto 1484 al 25 luglio 1492.

La sua rapida carriera ecclesiastica è dovuta a Giuliano della Rovere, potente cardinale nipote del Papa Sisto IV.

G.B. Cybo, prima di ricevere gli ordini sacri, in Genova ha due e forse più figli illegittimi, Franceschetto e Teodorina.

In politica è noto per la sua mediazione nella guerra tra genovesi e fiorentini (1484-85).

Papa Innocenzo VIII

Di carattere mite e bonario, Innocenzo VIII, si lascia dominare da altri; come il Cardinal Della Rovere, per le cui insistenze è costretto a dichiarare guerra contro Ferrante di Napoli, con il quale in seguito si riappacifica.

NapoliGenovaVenezia

Dopo trattative con Genova e Venezia, senza nessun esito; finisce poi per instaurare un’alleanza con Firenze, suggellata dal matrimonio del figlio Franceschetto con la figlia di Lorenzo il Magnifico, Maddalena, nonché alla concessione della porpora cardinalizia al figlio del Magnifico Giovanni de Medici (il futuro Leone X).

Lorenzo de Medici detto il  Magnifico

Leone X (Giovanni de Medici) Raffaello Sanzio

Papa Innocenzo VIII a Genova, nella Cappella di S, Giovanni Battista in S. Lorenzo, opera del Gaggini e del Sansovino; con un suo Breve del 19 maggio 1492, vieta l’accesso alle donne siano queste religiose che secolari, sotto la pena della scomunica; perché il Precursore fu decapitato per colpa di una donna!

Divieto abrogato dopo secoli, per volontà del Pontefice Pio XII.

Cattedrale di San Lorenzo, Cappella di S. Giovanni Battista

Arca per le relique di S. Giovanni Battista, (circa 1220-30) Genova, Cattedrale di S. Lorenzo, Cappella del Precursore

Decapitazione di S. Giovanni Battista

Papa Pio XII

Innocenzo VIII durante il suo pontificato, protegge letterati e artisti, da uno di questi il Bramante, fa costruire il Belvedere in Vaticano

Donato BramanteScala a chiocciola del Belvedere

Il suo Pontificato si conclude piamente il 26 luglio 1492, il suo monumento in San Pietro è opera del Pollaiolo.

Michele Perrone