UN MACCHINARIO COSTRUITO DALL’ANSALDO 

IMPIEGATO PER IL TRAFORO DEL CENISIO

La realizzazione del traforo, è notevolmente agevolata grazie all’idea dell’ing. Piatti e la relativa concretizzazione attuata dall’ing. Sommeiller, coadiuvata dagli ingegneri Grandis e Grattoni.

Si tratta dell’invenzione della macchina perforatrice  ad aria compressa, apparato costruito nello Stabilimento Meccanico Ansaldo a Sampierdarena.

Questo macchinario prima di essere spedito all’impresa realizzatrice del traforo, viene sperimentato nel 1856 per lo scavo della galleria sotto la collina di San Benigno, promontorio che in questa epoca divide ancora Genova e Sampierdarena. L’imboccatura della galleria lato Sampierdarena, è situata nella località della “Coscia” presso la Lanterna, dove passa la strada per Genova.

Imboccatura della galleria lato Sampierdarena

Secondo un progetto comunale questa galleria è utilizzata per il transito di una ferrovia trainata da cavalli, collegando direttamente Sampierdarena con il porto.

Sul “Corriere Mercantile” del 13 febbraio 1857, si legge la notizia

“Si stanno facendo, in questi giorni, gli esperimenti della macchina Sommeiller, Grandis e Grattoni per forare gallerie, con motore idraulico e ad aria compressa; il saggio del taglio si fa nella cava delle pietre a Sampierdarena, con l’acqua Nicolay. Daremo notizia di così importante ritrovato, dato che se riuscisse permetterebbe di forare ogni anno 2800 metri di galleria e così risolverebbe il problema tanto studiato del passaggio di ferrovie attraverso le Alpi”

All’esperimento assiste Cavour; questo denota l’importanza della dimostrazione, data l’aspettativa che rappresenta per i futuri trafori alpini.

Macchina perforatrice idropneumatica costruita dallo Stabilimento Meccanico Ansaldo, utilizzata per il traforo della Galleria del Cenisio.

Per ricordare l’evento il Municipio di Sampierdarena, fa murare una lapide dettata da Federico Alizeri:

I lavori preliminari per l’insediamento del cantiere per il traforo del Cenisio iniziarono nel 1857, con la costruzione di una serie di fabbricati per la direzione dei lavori e per l’alloggiamento degli operai.

Edificio delle turbine idrauliche e dei compressori d’aria situati alla base delle condotte forzate.

Tra queste costruzioni spicca un edificio, alla base delle condotte forzate, nel quale sono alloggiate cinque grandi turbine idrauliche, disposte a scaglioni, sfruttando la caduta dell’acqua del torrente Melezet, azionano i compressori d’aria; necessaria per il funzionamento delle perforatrici montate sul macchinario dell’ing. Sommeiller.

26 Dicembre 1867. Lettera spedita dai negozianti Fratelli Maglia al Traforo delle Alpi, da Bardonecchia per Torino, con bollo della collettoria “Traforo Moncenisio”, affrancata con 20 centesimi annullato con bollo numerale a punti “1626” e sulla soprascritta bollo a doppio cerchio “OULX”, al verso bollo d’arrivo 27 Dicembre.

Michele Perrone

Bibliografia:Emanuele Gazzo “I cento anni dell’Ansaldo 1853/1953” – Edito dall’Ansaldo – Genova – 1953.
“Storia dell’Ansaldo” – a cura di Valerio Castronovo – Editore Laterza – Bari – 1994.
B.Besso – “Le Grandi Invenzioni Antiche e Moderne” – Editori E. Treves & C. – Milano – 1869.
Gaggero – Mondolfo – “Le Collettorie Postali del Regno d’Italia” – 1987.