LA CHIESA DI S. MARIA DI CASTELLO IN ALESSANDRIA

Della Chiesa di Santa Maria di Castello, che sorge nell’omonima piazza di Alessandria, si hanno notizie a partire dal XII secolo, e pertanto è uno degli edifici più antichi della città. Nel sito sorgevano due antiche chiese risalenti al IX e XII secolo di cui sono rimaste le fondamenta ancora visibili nei sotterranei della chiesa. Anticamente l’edificio era ubicato nel borgo di Rovereto, che fu il primitivo nucleo di Alessandria e nel 1629 la chiesa fu elevata alla dignità di abbazia.  Nel corso dei secoli fu tenuta dai Canonici Secolari fino ai Lateranensi, con vari passaggi di mano intermedi, tra cui il più significativo fu quello connesso all’occupazione napoleonica, che vide utilizzare il convento annesso alla chiesa per scopi militari, mentre in seguito il complesso fu adibito a molti usi e anche ad ospedale.

L’edificio è caratterizzato dalla commistione di stili architettonici differenti, e sono ben riconoscibili gli interventi romanici e rinascimentali. Ad epoche più tarde risalgono il fonte battesimale, il crocefisso e l’altare. La chiesa è suddivisa in tre navate con copertura di volte a crociera. Conserva una scultura cinquecentesca rappresentante la Deposizione, realizzata in terracotta policroma, un coro seicentesco in legno e la trecentesca lapide di Federico Dal Pozzo.   

Veduta della chiesa in una cartolina dei primi anni del Novecento, prima dei restauri che hanno ripristinato il rosone e il portale rinascimentale. Editore Domenico Gandini Libreria Stazione Alessandria.

Veduta attuale della chiesa in una cartolina dei nostri giorni e disegno a seppia non firmato dello stesso punto d’osservazione della foto, su cartoncino doppio d’auguri.

Annullo in dotazione ad Alessandria che riproduce fedelmente la chiesa, nelle due versioni: 
“Giorno di emissione” e “Filatelico”.

Amministrazione delle Poste e Telecomunicazioni
Acquarello di libera interpretazione da cui è stato tratto l’annullo postale.

Luciano Fante