GLI EMISFERI DI MAGDEBURGO

Otto von Guericke, politico, giurista e fisico tedesco (1602-1686), nominato al Consiglio degli anziani di Magdeburgo ed in seguito diviene uno dei borgomastri della città nel 1646.
Si occupa di problemi fisici, in particolare sulla rarefazione dei gas e la pressione atmosferica; costruisce nel 1650 la prima macchina pneumatica, la quale gli permette di eseguire il suo esperimento più importante, effettuato nel 1654, detto degli emisferi di Magdeburgo, dinnanzi alla Dieta Imperiale di Ratisbona.

Cartolina maximum, riproducente il fisico Otto von Guericke.

In pratica la dimostrazione consisteva nel fatto di creare il vuoto pneumatico, mediante la sa macchina pneumatica, all’interno dei due emisferi di bronzo ravvicinati.

I due emisferi e Otto von Guericke.

Esperimento “degli emisferi di Magdeburgo”, stampa antica dall’opera “Ottonis’ de Guericke Experimenta nova Magdeburgica de vacuo spatio”,
 Amsterdam, 1672.

Francobollo riproducente un particolare della stampa antica precedente.

In seguito l’esperimento procedeva come segue, mediante otto coppie di cavalli, sistemate alle estremità degli emisferi, quattro coppie per lato, tentando di separarli senza riuscirci.
Questo per effetto del vuoto creato all’interno e per la pressione atmosferica esterna, ne impedivano la separazione, Per la separazione bastava aprire la valvola ed eliminare il vuoto interno. 

Cartolina maximum, riproducente l’esperimento in oggetto. Da una stampa antica.

Numerosi sono stati i suoi interessi scientifici; l’applicazione pratica delle sue scoperte, costruendo un barometro in grado di prevedere il tempo atmosferico.

27 ottobre 1986
Busta raccomandata da Magdeburgo per Demmin, con annullo speciale relativo ad Otto von Guericke nel terzo centenario della morte. 
Etichetta raccomandata speciale per l’avvenimento.

Ricevuta della raccomandata con relativo bollo speciale di accettazione

Inoltre altri interessi lo attirarono, come alla creazione di una macchina in grado di generare elettricità statica, grazie alla quale osservò per primo la luminescenza dovuta alla scarica elettrica.
L’astronomia fu tra i suoi interessi, che tra i  primi si rese conto della periodicità delle comete.

Michele Perrone

Bibliografia

– AA.VV. A cura di J.Pflugk Harttung, “Storia Universale” volume quinto, Società Editrice Libraria, Milano, 1915.

– “Universo, la grande enciclopedia per tutti”, volume sesto, Istituto Geografico De Ag0stini, Novara, 1971.

– Gianni Palitta e Diego Meldi, “Cronologia Universale” Odysseus, Genova-Nemo, Genova, 1996.