LA PROFEZIA DI SANTA BRIGIDA

La Santa svedese che tanto si era adoperata per indurre il Papa Gregorio XI a lasciare Avignone e riportare a Roma la Sede della Chiesa.

Avignone Palazzo dei Papi

Santa Brigida (1303-1373), nel 1346 decideva di recarsi a Roma per ottenere l’approvazione dell’ordine di Sant’Agostino del Salvatore, poi detto delle Brigidine.

Durante il viaggio sostava a Genova, la tradizione vuole che affacciata dall’altura del Peralto (zona Righi), indicando il panorama della città, avrebbe formulato una profezia:


” Un giorno il viandante che passerà dall’alto dei colli che recingono Genova, accennando con la mano i lontani cumuli di detriti, dirà laggiù fu Genova “.

Santa Brigida di Svezia, nata a Finstadt nel 1303, morta a Roma nel 1373 il cui corpo riposa nella chiesa di Vadstena in Svezia.

Francobolli commemorativi del VI Centenario della Canonizzazione di Santa Brigida.

Francesco Petrarca, nella sua “Descrizione di Genova” del 1358, fa un elogio alla città, ma lascia intravedere anche lui dei problemi che Genova avrà da patire.

” ….. Vedrai una città regale addossata ad una collina alpestre, superba per uomini e per mura, il cui solo aspetto la indica signora del mare, la sua stessa potenza, come è già accaduto a molte città, le nuoce e le reca danno, perché offre materia alle contese e alle gelosie cittadine …..”

Francesco Petrarca 1304 – 1374

Una simile profezia è pure contenuta in uno zibaldone di scritture notarili quattrocentesche dell’Archivio Vescovile di Piacenza:

Tra Capo di Faro ed Albaro si erge una CIVITAS OPULENTISSIMA, che sarà distrutta dal drago, allora si dirà HIC FUIT IANUA SUPERBA”

Sigillo di Genova del XIV secolo. Il Grifo nell’atto di abbattere la volpe (Pisa) e l’aquila (l’Impero).

Il drago era una evidente allusione al mitico animale raffigurato nel sigillo della città ( il Grifo ), quindi ai cittadini stessi, che con le loro diatribe minacciano la città.

Il drago era una evidente allusione al mitico animale raffigurato nel sigillo della città ( il Grifo ), quindi ai cittadini stessi, che con le loro diatribe minacciano la città.

Salita di Santa Brigida con l’archivolto con l’edicola contenente la statua della Santa. Detto archivolto faceva parte della chiesa a lei dedicata, saccheggiata nel 1797 e demolita nel 1850.

Dagli anni della profezia di Santa Brigida, Genova ne ha subito tante distruzioni, tra assedi, rivoluzioni, bombardamenti terrestri, navali ed aerei. Forse la Santa si riferiva alle future grandi rovine della IIª Guerra Mondiale, che veramente hanno ridotto Genova in numerosi “cumuli di detriti”.

Michele Perrone

Bibliografia: – Dizionario delle Strade di Genova, a cura di Bianca Maria Vigliero

                         Edizioni culturali Internazionale di Genova – 1986

                      – Genova medioevale vista dai contemporanei – Giovanna Petti Balbi

                         Sagep Editrice – Genova – 1978