LA POSTA NELL’IMPERO ROMANO
Il Senato Romano conferisce ad Ottaviano, nipote ed erede di Caio Giulio Cesare, il titolo di Augusto. Di fatto è sancita la nascita dell’Impero nel 27 a.C..Tra le numerose innovazioni introdotte dall’Imperatore Augusto, istituisce il “cursus publicus” ispirandosi al servizio postale già adottato in Persia. |
Imperatore Ottaviano Augusto
“cursus publicus” (particolare della Colonna Traiana
Il servizio del “cursus publicus” è agevolato per la presenza di una vasta rete stradale che continua ad ampliarsi con l’avanzare delle Legioni; capace di collegare l’urbe con i più remoti territori dell’Impero.
Legioni romane
Strade consolari
Strada romana
Estensione del’Impero Romano al tempo di Traiano
Un documento ci dà un’idea di questa vasta rete stradale; la “Tabula Peutingeriana”, una carta romana d’età imperiale giunta a noi per mezzo di una copia del XIII secolo, riproducente la mappa con l’indicazione delle singole stazioni di posta.
“tabula peutingeriana”
Sul percorso del curcus publicus sono presenti ogni 10 o 15 km stazioni di posta (mutationes), nelle quali i corrieri ed i viaggiatori possono rifocillarsi ed effettuare il cambio dei cavalli. Dopo cinque stazioni di posta è presente sul percorso un albergo (mansio) con annesse rimesse e scuderie.
Corriere a cavallo
Codicillo” tavoletta incerata”
“raedas” carretta a due ruote per il trasporto di persone (bassorilievo ritrovato a Grenoble)
Il servizio postale imperiale trasporta messaggi amministrativi, merci e persone.
“pilentum” carrozza di lusso a quattro ruote per il trasporto di persone (bassorilievo ritrovato in Carinzia)
Sotto l’Imperatore Diocleziano il sistema postale è riformato e diviso in tre parti distinte:
- Servizio di Stato (cursus publicus fiscalis)
- Servizio sulle strade principali o militari (angariae)
- Servizio sulle strade secondarie (parangariae)
Siamo ancora distanti da un servizio postale fruibile dal privato, come intendiamo oggi la posta.
Michele Perrone